Il paggetto e la damigella aprono il corteo nuziale entrando prima della sposa.

La tenera tradizione delle damigelle e paggetti che aprono la cerimonia nuziale ha origini molto antiche.

Già nei cortei di nozze cantati dai poeti latini con i loro antenati, ossia gli Amorini e le Grazie, accompagnavano al tempio la sposa sorreggendo le fiaccole accese e intonando l’inno a Imeneo, Dio delle nozze.

La tradizione italiana vuole che i paggetti e le damigelle siano bambini, figli di amici o parenti degli sposi o magari le loro sorelline o i loro fratellini. A volte capita però che queste figure siano ricoperte dai figli degli sposi.

Il loro numero può variare. Solitamente si sceglie un numero pari, da 2 fino ad un massimo di 8.

Quali sono i compiti della damigella e del paggetto?

La loro presenza regala spontaneità e naturalezza.

Nei matrimoni più formali il paggetto e la damigella precedono la sposa all’entrata in chiesa: il paggetto porta gli anelli nuziali su un cuscino di velluto o su un piatto d’argento; la damigella, dotata di un bouquet simile a quello della sposa, sparge dei fiori lungo il percorso; se abbastanza grande, può avere l’onore di sorreggere il velo della sposa.

Durante la celebrazione del rito potranno sedersi accanto ai testimoni di nozze o se si preferisce potranno raggiungere i genitori tra i banchi della chiesa.

I loro compiti non si esauriscono con la celebrazione del rito, infatti una volta conclusa la festa, paggetti e damigelle possono essere validi aiutanti nel distribuire le bomboniere di matrimonio e dei confetti insieme agli sposi ad amici e parenti.

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